Caverna Magica
CAVERNA MAGICA
Corpo di ballo
DANCE THEATRE
ELGA SPANÒ – PEPPE QUINCI – CLAUDIA INGRALDO – GRAZIA FAVATA – CRISTINA PASSANANTE – FRANCESCO MARINO – ISIDONIA GIACALONE – FILIPPO QUINCI – GRAZIELLA BURZOTTA – ALESSANDRA INGARGIOLA – PIPPO ASARO – FRANCO ARINI – SERGIO MANDIRÀ
Musiche
ANDREAS VOLLENWEIDER
Scenografia
MAURIZIO PERISSINOTTO
Registrazioni e Mixagi
MAX MAZZEO
Audio
GIANFRANCO CRESCENTE
Acconciature
FABRIZIO
Foto
FABIO CRESCENTE
Aiuto scenografo
SERGIO CEFALÙ
Regia e Coreografia
CARLA FAVATA
“CAVERNA MAGICA” si propone di interpretare il processo di ascesi o di purificazione dell’uomo androgino dal materiale allo spirituale.
Esso si muove attraverso un supporto necessario e indispensabile, la “Filosofia del New Age”.
La storia del pensiero ha visto per secoli la contrapposizione tra il Razionalismo Occidentale e lo Spiritualismo Orientale, per certi versi estatico.
Tale opposizione culturale è stata vissuta come scissione e ha portato l’uomo verso il disorientamento ed il condizionamento. Il “New Age” va oltre tale contrapposizione, e partendo dalla assoluta convinzione che sia la natura che l’uomo sono formati dalla stessa materia che è luce o energia, si propone di far conoscere attraverso la meditazione la spiritualità presente non solo nel corpo ma anche nella mente. Tutto ciò non è il processo Platonico dal reale all’ideale in quanto l’ideale è presente nel reale e va conosciuto attraverso i sette punti dello Chakra.
La scelta degli elementi della sceneggiatura, la caverna di cristallo e la presenza dell’acqua non è casuale ma contribuisce ad accrescere l’energia presente nell’uomo come elemento primordiale, necessario alla vita e radice della nostra origine. La scena iniziale si apre attraverso l’esplorazione della caverna da parte di un uomo e una donna. Essi però cercano l’altro ma sè stessi e infatti identificandosi immediatamente con alcune immagini che trovano, perdono ogni differenza materiale e diventano androgini.
A questo punto, i loro corpi spogliati da ogni differenziazione formano plasticamente una caverna, che in fondo è la coscienza del sè, e danno inizio attraverso respiri profondi allo Chakra. I punti dello Chakra nel nostro corpo sono sette e vanno dal rosso attraverso una graduazione di colori al viola che rappresenta la combinazione di tutti i colori e quindi la luce.
I movimenti del corpo, dapprima lenti e impacciati, proprio perché rallentati dalla negatività (melassa) diventano, man mano avviene l’ascesi e aumenta la concentrazione, meno gravosi e più estatici.
Si ha l’impressione di vedere muovere l’uomo al di fuori del tempo e dello spazio in coincidenza con l’origine o archè.
L’ultima scena vede al centro un bambino, segno di integrità ma anche di purezza iniziale, di privazione di condizionamento. II congiungimento con DIO è realizzato e gli uomini, ora, conoscendosi con maggiore chiarezza e distinzione POSSONO intraprendere le vie della vita seguendo tragitti decisi e non più incerti come nel momento iniziale.
Maria Oliveri